GIOVANNI DE CATALDO
Randagio
Presentazione del disco con Giuseppe Armogida, Dario Carratta, Giovanni de Cataldo, Franco126 

14 dicembre 2022, ore 18.30
#Agorà

Randagio è un progetto artistico di Giovanni de Cataldo che indaga i bordi del mondo in cui viviamo. Un ritratto in negativo: invece dell’aspetto patinato e seduttivo, viene raffigurato il volto sgraziato e deforme del presente, quello del protagonista del disco. Un uomo non più giovane ma neanche vecchio, che racconta in prima persona non i suoi successi ma i colpi a vuoto, gli errori, i fallimenti. 

E così ci ritroviamo con lui in mezzo alla strada, sfrattato dalla «vecchiaccia» a cui per l’ennesima volta non ha pagato l’affitto. Randagi, come chi indossa solo «panni sporchi» e che di notte si fa «guidare dagli occhi dei gatti». Non una denuncia, ma una cronaca immaginaria, smagata e autoironica, che gioca con il lato oscuro delle illusioni, con i tic compulsivi, con la paura di sentirsi invisibili.

 

Il vestito musicale del progetto, in un docile tessuto fatto di soul e jazz soffuso, è a cura di Danilo De Candia e Gabriele Terlizzi, mentre i testi sono scritti insieme a Federico Bertollini, in arte Franco126, che duetta con de Cataldo nel brano conclusivo dell’album. Una ricerca artistica a tutto tondo: il disco, distribuito da Bomba Dischi, è illustrato da una serie di acquerelli di Dario Carratta, che ne ripercorrono la narrazione.

 

In occasione dell’evento sarà presentato il cofanetto del vinile realizzato da Litografia Bulla. L’artista, che nella sua carriera di artista visivo ha già ampiamente utilizzato elementi provenienti dal contesto urbano, porterà negli spazi del MACRO una scenografia, reinterpretazione del Monte delle Grotte, tra la trafficata Flaminia Nuova e la Vecchia. Un’immagine familiare a tutti gli automobilisti romani ma talmente quotidiana da diventare invisibile. Proprio come l’umanità randagia che ospita.


 

L’incontro si svolgerà nel foyer.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

 


 

GIOVANNI DE CATALDO (Roma, 1990) vive e lavora a Roma. Dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma, ha proseguito la sua specializzazione in scultura presso la Scuola d’Arte e dei Mestieri Nicola Zabaglia. Dal 2014 il suo studio si trova nello storico edificio del Pastificio Cerere. La sua ricerca si concentra sul contesto urbano, da cui estrapola elementi che vengono rielaborati come guardrail danneggiati nei crash test, architetture, panchine e fontanelle. Negli ultimi anni il focus del suo lavoro si è ampliato, rivolgendosi all’analisi dei contesti sociologici e antropologici in cui nascono e si sviluppano le sottoculture come quella degli ultras, ma anche i diversi linguaggi che popolano le città. Tra le mostre personali più recenti: L’isola dei cani, Gelateria Sogni di Ghiaccio, Bologna (2021); Ultimo Stadio, LA FINE, Roma (2019), Low Rider, nmcontemporary, Principato di Monaco (2018); San Lorenzo, z2o Sara Zanin Gallery, Roma (2018); Got mit uns, Una Vetrina, Roma (2017). Tra le recenti collettive e bipersonali: There is no place like home/ Rome, Roma (2021), L’ora del Lupo, Spazio Mensa, Roma (2021), Voyage / Voyage, Spazio In Situ, Roma (2021); Rilevamenti #2, Camusac, Cassino (2020); Sharing our dreaming room, z2o Sara Zanin Gallery, Roma (2020); Spina, Palazzo Ziino, Palermo (2019); Taxidermy, Roma (2018); Festa Franca, Cannara (2018); Sottobosco, Cluj Napoca (2018), Colore sempre vivo, Treviglio (2018); A new space is born, nmcontemporary, Principato di Monaco (2017); Premio HDRA’ 2017, Palazzo Fiano, Roma (2017); Straperetana, Pereto (2017); The Next Era, z2o Sara Zanin Gallery, Roma (2017).