OMAGGIO A REMO

20 e 21 aprile 2022, ore 18.30
#Studio Bibliografico

In occasione del 21 aprile, “Natale di Roma”, all’interno della mostra Remoria si festeggia il fantasma di chi ha tracciato il negativo occulto della Città Eterna: il gemello ucciso, lo spettro che infesta, il nume invertito della periferia tutta – Remo, fratello di Romolo.

 

 

20 aprile 2022, ore 18.30
Roma non è Roma
Con DOM- e Annalisa Metta

 

Città infinita oltre che eterna, Roma si estende su una superficie sterminata (circa 1300 km2) che ne fa uno degli organismi urbani più grandi d’Europa. Eppure, a dominare la sua fisionomia non è tanto il “pieno” dei suoi quartieri e insediamenti, ma il “vuoto” del non costruito, quasi sempre lasciato a se stesso: pratoni incolti, discariche abusive, vere e proprie esplosioni di nulla che sovvertono e ribaltano il senso stesso dell’espressione “città”. È dunque possibile leggere l’Urbe a partire dal suo spettro anziché da ciò che emerge in superficie? Durante l’incontro sarà discusso questo “negativo urbano”, l’identità che di esso rimanda tanto al lontano passato (i ruderi persi nel nulla, le rovine in mezzo alle campagne) quanto al futuro, coi suoi presagi di estinzione e il progressivo predominio del non-umano.

 

 

21 aprile 2022, ore 18.30
La città dei vivi vs la città dei morti
Con Nicola Lagioia e Claudio Kulesko

 

Sin dal rituale omicidio di Remo per mano del fratello gemello Romolo, un soffio di morte aleggia sulla cosiddetta Città Eterna; a partire dalla sua nascita, avvenuta secondo leggenda 2775 anni fa, l’Urbe per antonomasia ha quindi popolato il suo non-tempo di fantasmi, presenze spettrali, varchi capaci di mettere in contatto Sopramondo e Sottomondo, continuamente sovrapponendo città dei vivi e città dei morti. Oggi, le strade buie della periferia romana diventano quindi un portale in grado di disvelare l’essenza sulfurea di Remoria, la non-città nata proprio dal fantasma di Remo: la cronaca tracima nella saga necrofila, e il negativo urbano diventa teatro osceno in cui rendere omaggio allo spettro del mancato fondatore, il cui sacrificio continua a infestare gli incubi della città di Romolo. Si discuterà durante l’incontro di questa storia parallela al confine tra mito e realtà occulta.

 


 

DOM- è un progetto di ricerca nato nel 2013 dalla collaborazione tra gli artisti Leonardo Delogu e Valerio Sirna. Nel corso degli anni altr* artist* hanno allargato e trasformato la conformazione del collettivo a seconda del progetto: Hélène Gautier, Mael Veisse, Arianna Lodeserto. DOM- indaga il linguaggio delle arti performative, contaminandolo con l’approccio militante delle Environmental Humanities e con le istanze e gli immaginari delle pratiche eco-anarco-queer. La ricerca ruota attorno al rapporto tra corpi e territori, investigando il nodo della permeabilità e osservando come potere, natura, cultura e marginalità interagiscono nello spazio pubblico.

CLAUDIO KULESKO è un filosofo e ricercatore indipendente situato a Roma. Assieme al Gruppo di Nun è tra gli autori di Demonologia rivoluzionaria (NERO, 2020), mentre con Andrea Cassini è autore di Blackened: Frontiere del pessimismo nel XXI secolo (Aguaplano, 2021). Ha tradotto Tra le ceneri di questo pianeta (NERO, 2019) e Rassegnazione infinita (TBA), di Eugene Thacker. Suoi racconti sono apparsi su Urbanomic, L’Indiscreto, Nazione Indiana, e in diverse antologie.

NICOLA LAGIOIA è direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino e conduce Pagina 3, la rassegna stampa culturale di Radio Rai 3. E stato prima selezionatore e poi giurato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Con minimum fax ha pubblicato Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (2001), e con Einaudi Occidente per principianti (Supercoralli 2004), Riportando tutto a casa (ultima edizione ET Scrittori 2017; Premio Viareggio-Rèpaci, Premio Vittorini, Premio Volponi), La ferocia (Supercoralli 2014, Super ET 2016; Premio Strega 2015) e La città dei vivi (Supercoralli 2020, Premio Alessandro Leogrande, Premio Bottari Lattes, Premio Napoli).

ANNALISA METTA è professoressa associata di Architettura del Paesaggio presso il Dipartimento di Architettura dell’Università Tre. È stata la 2016-2017 Italian Fellow presso l’American Academy in Rome, di cui dal 2017 è Advisor in Landscape Architecture. Le sue ricerche riguardano gli intrecci tra teoria e progetto degli spazi aperti nella città contemporanea e sono state presentate in università e istituti di ricerca italiani e stranieri. Nel 2007 è tra i fondatori di Osa architettura e paesaggio, in Roma. Tra i progetti recenti premiati, il progetto vincitore del concorso per il parco della Casina Sportiva di Poste Italiane, a Roma (2018-2021), e il progetto secondo classificato al concorso per il Parco del Ponte, a Genova (2019).