Il progetto di dottorato Avant-garde Propaganda. Colonialism and Futurism indaga i legami tra il colonialismo italiano nel continente africano e il movimento futurista, tra gli anni Dieci e la metà degli anni Quaranta. La ricerca mira a tracciare due filoni particolari del futurismo italiano: le rappresentazioni razzializzate e stereotipate dell'Africa e le immagini della guerra coloniale. Sebbene il progetto prenda le mosse dalle rappresentazioni visive, esso tocca anche vari campi legati alla più ampia storia culturale futurista, tra cui letteratura, arti performative e i materiali effimeri, nonché la politica culturale (organizzazione e partecipazione a mostre). L'obiettivo principale della ricerca è quello di evidenziare il contributo dell'avanguardia alla costruzione e alla diffusione di una “coscienza coloniale” italiana, consentendo anche un'analisi più ampia delle dinamiche tra arte e politica durante il ventennio fascista. Il progetto mira a mettere in luce nuovi aspetti della storia coloniale italiana in Africa, che solo di recente ha iniziato ad essere oggetto di profondo interesse. La decostruzione di stereotipi di lunga data - come quello di un colonialismo italiano “più debole” e meno violento rispetto a quello di altri paesi europei, o la sovrapposizione del colonialismo al fascismo, tralasciando l'eredità del periodo liberale e le continuità con il dopoguerra - è fondamentale per questi studi. La ricerca aspira anche a offrire una risposta concreta al mondo contemporaneo, interrogandosi ad esempio su come le collezioni dell'era coloniale possano essere presentate oggi nei musei o studiate in ambito accademico e come sviluppare un contesto post-coloniale e decoloniale.
Giulia Beatrice è stata borsista presso la Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institut für Kunstgeschichte nel 2021-2023.
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Giulia Beatrice è dottoranda in storia dell’arte all’Università di Zurigo, dove sta terminando una tesi sul rapporto tra colonialismo italiano e Futurismo. È stata borsista presso la Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la Storia dell’Arte di Roma (2021-2023), il Fondo Nazionale Svizzero (2023 – 2025) e la Beinecke Library dell’Università di Yale (2024). È membro dell’unità di ricerca della Bibliotheca Hertziana “Decolonizing Italian Visual and Material Culture”. Ha organizzato la conferenza internazionale New Leisure for a New Nation. Art and Entertainment in Italy, from Nation-building to Liberation (1861 – 1945) (Roma, Novembre 2023) e ha pubblicato articoli e saggi sul critico d’arte Carl Einstein, sul futurismo italiano e sui legami tra arte, cultura visiva e colonialismo.
In apertura: Elio Randazzo, Paesaggio libico (Pozzo nell’oasi), 1934, olio su tela di juta, Museo delle Civiltà – MPE Luigi Pigorini, Roma
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Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
L’evento si svolgerà presso l’auditorium