Jen Shyu canta e si esibisce con rari strumenti a corda — il liuto lunare taiwanese, il gayageum coreano e il biwa giapponese — presentando un estratto in forma solista della sua opera rituale multilingue intitolata {Fertile Land, Fertile Body}. Basandosi su interviste con scienziati ambientali, medici e donne che hanno affrontato (o affrontano) difficoltà legate alla fertilità, l’artista impiega musica e danza, sia antiche sia originali, per esprimere come l’aridità della terra e quella del corpo siano profondamente intrecciate.
Jen Shyu è attualmente borsista presso l’American Academy in Rome.
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Jen Shyu è nata a Peoria, Illinois, da madre proveniente da Timor Est e padre originario di Taiwan, entrambi immigrati negli Stati Uniti. Vincitrice di numerosi riconoscimenti — tra cui la Guggenheim Fellowship, il Rome Prize, la USA Fellowship, il titolo di Doris Duke Artist e una borsa Fulbright — è cantante, compositrice, polistrumentista e danzatrice. Ha presentato la sua musica in prestigiosi luoghi come la Carnegie Hall, il Lincoln Center e il Metropolitan Museum of Art, e parla undici lingue. Attualmente suona il pianoforte, il violino, il liuto lunare taiwanese, l’erhu cinese, il biwa giapponese e il gayageum coreano. Ha collaborato ed eseguito musica di pionieri come Sumi Tonooka, Terri Lyne Carrington, Nicole Mitchell, Anthony Braxton, Vijay Iyer, Kenny Barron e Bill Frisell. Ha prodotto otto album e un singolo come leader, ricevendo numerosi riconoscimenti della critica (New York Times, The Nation, NPR). Il brano When I Have Power tratto dal suo ultimo spettacolo solista Zero Grasses — commissionato da John Zorn — e dall’album Zero Grasses: Ritual for the Losses, è stato incluso tra le “Best Songs of 2021” secondo NPR. Jen è cofondatrice, presidente e CEO di Mutual Mentorship for Musicians (M³) ed è un’artista Steinway.
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Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
L’evento si svolgerà presso il foyer