Il progetto di ricerca indaga la rappresentazione del materno nella cultura visiva del XX secolo, concentrandosi in particolare sull’iconografia del corpo gravido. Percepito come perturbante e carico di valenze politiche, quest’ultimo è tuttora considerato un tabù culturale. Pur nella fioritura recente di iniziative dedicate al dibattito sulla maternità, il corpo materno resta marginale nel discorso contemporaneo. Il progetto mira a sfidare l’invisibilità del corpo femminile gravido elaborando una lettura della storia dell’arte che restituisca centralità alle funzioni riproduttive e alla maternità quali chiavi di lettura del reale. Con un approccio inclusivo e diacronico, Corpi disobbedienti analizza la rappresentazione del materno come luogo di negoziazione fra costrutti sociali, identità femminili, processi riproduttivi e dinamiche post-coloniali lungo l’intero Novecento.
Lara Demori è attualmente borsista di post-dottorato presso la Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institut für Kunstgeschichte.
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La Dott.ssa Lara Demori è assistente scientifica e borsista di post-dottorato presso la Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institut für Kunstgeschichte, dove si occupa di pratiche artistiche del secondo dopoguerra in Italia e in America Latina. Nel 2017, Lara ha conseguito il dottorato in storia dell'arte contemporanea presso l'Università di Edimburgo con una tesi intitolata Art Degree Zero: Piero Manzoni and Hélio Oiticica, attualmente in corso di pubblicazione (Routledge, 2025). Fino all'agosto 2018 è stata Goethe-Institut Postdoctoral Fellow presso il Museo Haus der Kunst di Monaco, dove ha collaborato al progetto di Okwui Enwezor Postcolonial Art, 1955-1980. Dal 2019 al 2022 Lara è stata Marcello Rumma Fellow in Contemporary Italian Art presso il Philadelphia Museum of Art ed è poi stata promossa a Research Associate. Al PMA, Lara ha lavorato a progetti curatoriali e di ricerca legati all'arte contemporanea dal dopoguerra a oggi, concentrandosi in particolare su artisti come Giuseppe Penone, Teresita Fernández, Andrea Fraser e Nam June Paik.
In apertura: Marta María Pérez Bravo (b. 1959) No matar, ni ver matar animales (Non uccidere, né guardare animali che vengono uccisi) 1986, da Para Concebir (Per concepire), 1985-86
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Ingresso gratuito fino a esaurimento posti
L’evento si svolgerà presso l’auditorium