Letters to Jonas Mekas. Hot afternoon with Autarkia and Syndicate
Proiezione e lecture performance con la partecipazione di Laura Kaminskaitė, Anastasia Sosunova, Seecum Cheung, Keren Cytter, Gerda Paliušytė, Lina Lapelytė e un videomessaggio inedito di Jonas Mekas
A cura di Francesco Urbano Ragazzi e JL Murtaugh 

11 febbraio 2023, dalle ore 16.00 alle ore 19.30
#Agorà

Nel pomeriggio dell’11 febbraio prende vita negli spazi del MACRO, Letters to Jonas Mekas, un tributo al grande regista lituano e pioniere del cinema d’avanguardia, a cui è dedicata la mostra Images Are Real, in corso al Mattatoio fino al 26 febbraio 2023.

Per l’occasione, il duo di curatori Francesco Urbano Ragazzi invita a Roma le piattaforme indipendenti Autarkia e Syndicate, entrambe di base nello stesso quartier generale a Vilnius ed espressione di uno spirito Fluxus nell’epoca contemporanea. 

Sotto la direzione di JL Murtaugh, le due piattaforme riuniscono attorno a sé un gruppo di amici per festeggiare la potente eredità culturale lasciata dal film-maker. Artisti della nuova scena lituana come Laura Kaminskaitė, Anastasia Sosunova, Lina Lapelytė, Gerda Paliušytė, assieme a Keren Cytter e Seecum Cheung, onorano il loro legame intellettuale con Mekas, elaborando un genere cui l’artista si è dedicato per molto tempo: quello della lettera e della video-lettera. Opere su grande schermo e interventi live si alternano negli spazi del museo, tra l’Auditorium e il foyer. Messaggi dedicati a un artista che ha influenzato almeno tre generazioni di artisti dopo la propria, sono consegnati ai presenti come se fossero amici ancora sconosciuti.

Ed è un messaggio inedito di Jonas Mekas proveniente dagli archivi di Francesco Urbano Ragazzi a inaugurare questo raduno: un inno all’amicizia tra artisti nello spazio che corre tra il cinema indipendente e le videocamere che tutti abbiamo in tasca.

 

 

Ore 16.00 – 18.00, auditorium, proiezione in loop 

 

Lina Lapelytė, I Have Lost My Eyes, I have lost my eyes (words by Jonas Mekas), registrato da Lina Lapelytė e Rhodri Davies allo Studio Venezia di Xavier Veilhan, audio, 2’20”, 2018. 

 

Jonas Mekas, Silence Please, video, suono, 3’50”, 2000. 

 

Gerda Paliušytė, Early Winter, video, suono, 3′, 2020. 

 

Jonas Mekas, George Maciunas, estratto da Online Diaries (Venice), 1’34”, 2015. 

 

Keren Cytter, Des Trous, video, suono, 14′, 2018. 

 

Jonas Mekas, estratto da Walden, video da pellicola 16mm, suono, 2’55”, 1968. 

 

Anastasia Sosunova, Messed Up Terrains, video, suono, 8′, 2020. 

 

Jonas Mekas, In the Woods, video, suono, 4’39”, 2017. 

 

Seecum Cheung, Eviction in Shenzhen: Part 1, video, suono, 18′, 2019. 

 

Jonas Mekas, Orchard Street, video da pellicola 16mm, muto, 2’44”, 2010. 

 

  

Ore 16.00 – 18.00, foyer 

 

Laura Kaminskaitė, intervento live 

 

  

Ore 18.00, foyer 

 

Anastasia Sosunova, intervento live 

 

  

Ore 18.30 – 19.30, auditorium 

 

Conversazione su Letters to Jonas Mekas con JL Murtaugh, Francesco Urbano Ragazzi, Laura Kaminskaite e Anastasia Sosunova seguita dal video messaggio di Jonas Mekas Birth of the Internet Nation

 


 

Letters to Jonas Mekas è parte del programma collaterale di Images Are Real, la mostra a cura di Francesco Urbano Ragazzi in corso al Mattatoio di Roma fino al 26 Febbraio.  La giornata è promossa da Roma Culture e dall’Azienda Speciale Palaexpo con la partnership del Lithuanian Culture Institute e dell’Ambasciata della Repubblica di Lituania a Roma. 

 


  

AUTARKIA è un centro diurno per artisti, un club, un ufficio per soluzioni immaginarie, un bistrot di gastronomia sperimentale, una galleria e un hotel per lo sviluppo di progetti a Vilnius. Autarkia è un artist-run-initiative focalizzata sulla creazione di supporto e risorse finanziarie, promozionali e concettuali per gli artisti in Lituania e all’estero. È stata fondata da Robertas Narkus, che quest’anno ha rappresentato la Lituania alla Biennale di Venezia, ed è attualmente sotto la direzione artistica di JL Murtaugh.  Il suo advisory board è composto da Yana Foqué, Kipras Garla, Dita Birkenšteina, Milda Zabarauskaite, Nerijus Rimkus. 

SYNDACATE è una piattaforma internazionale per mostre, eventi e pubblicazioni. È attualmente basata nella sede di Autarkia, a Vilnius, dove sta sviluppando The Bureau, un servizio di consulenza per i lavoratori dell’arte. Syndicate ha una natura nomade. In passato ha aperto la sua sede anche a Londra, Colonia e Los Angeles, oltre a numerosi progetti esterni. È stata fondata nel 2014 da JL Murtaugh, artista, curatore, scrittore e consulente. Originario di Chicago, è stato direttore di Tenderpixel a Londra dal 2012 al 2014 ed è l’attuale direttore artistico di Autarkia. 

FRANCESCO URBANO RAGAZZI è un duo di curatori nato a Parigi nel 2008. Di Jonas Mekas ha realizzato molti progetti espositivi, talk e pubblicazioni. Tra le mostre si ricordano The Internet Saga, in occasione della Biennale di Venezia, Again, Again, It All Comes Back to Me in Brief Glimpses, prima retrospettiva dell’artista in Asia (National Museum of Modern and Contemporary Art, Seoul) e Like a Flower in a Field, su commissione del Reykjavik International Film Festival. Nel 2022 il duo ha diretto LIAF, la più longeva biennale d’arte contemporanea in Scandinavia. 

LAURA KAMINSKAITĖ (1984, Lituania) stravolge i motivi artistici convenzionali attraverso eventi umoristici, reali e immaginari, utilizzando installazioni, testi e gesti grafici. I suoi interventi si adattano e resistono continuamente ai loro contesti: il suo libro virtuale Ghost Bag (The Baltic Notebooks of Anthony Blunt, Vilnius, 2018) è continuamente punteggiato da illustrazioni e testi di collaboratori invitati, nonché da frammenti di scrittura e materiale direttamente appropriati da altri autori. Le mostre personali di Kaminskaitė includono CAC, Vilnius; Vermilion Sands, Copenhagen DK; LOW, Riga LV; P////AKT, Amsterdam NL; Editorial, Vilnius LT; e Objectif Exhibitions, Antwerp BE. Ha partecipato a numerose collettive, tra cui la Biennale di Kaunas, 2019, LT; Hordaland Kunstsenter, Bergen NO; Kunstverein Munich, DE; Kim? Contemporary Art Center, Riga LV; Baltic Triennale 2016, Riga LV;  Kunsthalle Athena, Athens GR; Moderna Museet, Malmö SE; e The National Centre for Contemporary Art, Moscow RU. I suoi lavori sono nelle collezioni della Nomas Foundation, Roma IT; Quadrum, Vilnius LT; e BTA Vienna Insurance Group, Vilnius LT e Riga LV. Kaminskaitė ha studiato grafica e scultura, insegna alla Vilnius Academy of Art e vive a Vilnius. 

ANASTASIA SOSUNOVA (1993, Lituania) decostruisce le relazioni emotive e gli obblighi proiettati in una varietà di media, tra cui scultura, installazione, scrittura e film. I suoi progetti recenti mettono esplicitamente in discussione la gerarchia e le contraddizioni della cittadinanza, della spiritualità e della sessualità, incoraggiando la costruzione di nuovi territori, svincolati dai cliché normativi, come luoghi per comprendere il significato e la manifestazione individuale di appartenenza, libertà e amore. Importanti mostre personali o a due sono state presentate a Cell Projects, London UK; SixtyEight Art Institute, Copenhagen DK; Britta Rettberg, Munich DE; New Museum, New York US; Swallow, Vilnius LT; Kogo, Tartu EE; e Editorial, Vilnius LT. Ha esposto alla National Gallery of Art, Vilnius LT; Kunsthalle Osnabrück, DE; Prospectif Cinéma al Centre Pompidou, Paris FR; FUTURA Contemporary Art Centre, Prague CZ; e alla Baltic Triennial 14, 2021, Vilnius LT. Sosunova ha vinto il JCDecaux Emerging Artist Award nel 2018. Si è laureata alla Vilnius Academy of Arts in Arte Grafica con un master in Scultura e vive a Vilnius.  

SEECUM CHEUNG (1984, Coventry, UK) è un’artista e regista la cui profonda ricerca parte dal suo personale incontro con l’incarnazione del radicalismo e la soppressione dei diritti umani. Ogni progetto si sviluppa in un campo allargato di documentari, incrociando i principali esperti di giornalismo, sociologia e scienze politiche; poi va oltre questo campo per tessere caratterizzazioni e narrazioni complesse, illustrando i modi in cui la violenza egemonica intenzionale e la dis-empatia nei confronti dell’identità delle persone sottorappresentate hanno effetti tangibili, strazianti e riprovevoli. Tra le principali mostre personali troviamo Grand Union, Birmingham UK; Syndicate, Brussels BE; e Vital Capacities, London UK. Ha partecipato a numerose mostre e proiezioni a Autarkia, Vilnius LT; Syndicate, London UK; Museum Boijmans van Beuningen, Rotterdam NL; Kunstinstituut Melly, Rotterdam NL; Horse and Pony Fine Arts, Berlin DE, e A Tale of a Tub, Rotterdam NL oltre a molte altre. Cheung è docente di pratica sociale alla Willem de Kooning Academie, Rotterdam NL, lavora come direttore della fotografia freelance per cinema e television ed è membro del ESEA artist collective Sunday (fka Rising Buns). Ha studiato al Piet Zwart Institute a Rotterdam, e vive tra Rotterdam, Londra e Hong Kong. 

KEREN CYTTER (1977, Israele) è un’artista, regista e autrice che sperimenta senza sosta il rapporto tra verità e narrazione. I suoi film e romanzi, semplici come video sui social media o voci di diario, fino a elaborate produzioni per il palcoscenico e lo schermo e pubblicazioni globali in più edizioni, sfidano costantemente le aspettative e si connettono come un’esperienza reattiva alla pressione richiesta dalla vita contemporanea, dalla professionalità, dall’amore e dalla creatività. Presagendo i cicli di feedback iper-meta del panorama dei social media, le logiche cicliche di Cytter sono ottuse, stratificate e barocche, ma anche durevolmente genuine, personali e prive di pretese. Tra le mostre personali: Ludwig Forum, Aachen DE; Syndicate, Mexico City MX; Museion, Bolzano IT; SCHLOSS, Oslo NO; Künstlerhaus Halle für Kunst & Medien, Graz AT; Museum of Contemporary Art, Chicago US; Kunsthal Charlottenborg, Copenhagen DK; Tate Modern, London UK; e Stedelijk Museum, Amsterdam NL. Cytter in precedenza ha collaborato con Syndicate per Marathon Screenings, Los Angeles US; Beverly’s, New York US; e Hotelito San Rafael, Mexico City MX. Insegna alla Kunstakademie Münster e vive a New York. 

GERDA PALIUŠYTĖ (1987, Lituania) è artista e curatrice. Il suo lavoro collega una serie di pratiche documentaristiche, incentrate principalmente su personaggi e fenomeni della storia e della cultura popolare, e inoltre sul rapporto tra soggetti di spicco e realtà sociale: come le percezioni coltivate di persone ed eventi influenzano sia il soggetto che lo spettatore. Artista interdisciplinare che utilizza principalmente il cinema e la fotografia, Paliušytė esplora il funzionamento interno delle pratiche collettive e i vari modi in cui prendono forma gli accordi taciti. Tra le mostre recenti: We Live in Places (con Gabija Nedzinskaitė) all’ex Istituto di Fisica di Vilnius, LT; Lavender Opener Chair Gallery, Tokyo JP; e Prospect Gallery, Vilnius LT. Nel 2020 Paliušytė ha ricevuto Rupert – Lithuanian Culture Institute – Somerset House Studios Residency Award. 

LINA LAPELYTĖ (1984, Lituania) è un’artista, compositrice e musicista. Reinterpreta gli elementi della musica attraverso un prisma di cultura popolare, convenzioni di genere e passato immaginario per creare performance, film, coreografie e produzioni teatrali emozionali e materiche. La sua lunga collaborazione artistica con Rugilė Barzdžiukaitė e Vaiva Grainytė ha portato alla creazione di due opere contemporanee, Have a Good Day! (2013) e Sun and Sea (2017). Con quest’ultima hanno rappresentato la Lituania alla Biennale di Venezia del 2019 e hanno ricevuto il Leone d’oro per la partecipazione nazionale. Entrambe le opere sono state presentate in tutto mondo – tra cui in Italia con Have a Good Day! al Mambo di Bologna e Sun and Sea al Teatro Argentina di Roma –  e sono attualmente in tournée in Australia e Sud America. I principali progetti di Lapelytė come singola artista includono la sua mostra personale The Mutes a Lafayette Anticipations, Paris FR e partecipazioni a la Biennale di Kaunas 2021; Haus der Kunst, Munich DE; Kunstenfestivaldesarts, Brussels BE; Tai Kwun, Hong Kong HK; Glasgow International 2021; Riga Biennial 2020; Fondation Cartier, Paris FR; Kunsthalle Praha, CZ; CCA Ujazdowski, Warsaw PL; 2018 Baltic Triennial; David Roberts Art Foundation, London UK; Moderna Museet, Malmö SE; Hayward Gallery, London UK; e Serpentine Galleries, London UK. In passato ha collaborato con Syndicate per progetti tra cui quello di Snehta, Athens GR, e Material Art Fair, Mexico City MX. Vive tra Londra e Vilnius.