PATRIZIA VICINELLI
Chi ha paura di Patrizia Vicinelli

11 novembre 2021 – 27 febbraio 2022
#Aritmici

Con Chi ha paura di Patrizia Vicinelli la sezione ARITMICI del museo prosegue il suo approfondimento sull’importanza della sperimentazione linguistica e poetica. La prima mostra istituzionale dedicata alla poetessa bolognese Patrizia Vicinelli offre una ricognizione di questa figura sensibile e irrequieta che si è confrontata, in seno a una forte militanza artistica e politica, con le neo-avanguardie letterarie, dal Gruppo ’63 a Emilio Villa e Aldo Braibanti, e con i protagonisti del cinema sperimentale degli anni Settanta come Alberto Grifi, Gianni Castagnoli, Mario Gianni.

Nello spazio espositivo la sua voce diviene un’interferenza costante mentre il suo linguaggio viene presentato nelle diverse sfaccettature che lo compongono: dal suo proporsi grafico fino a una ricerca gestuale e performativa che conferisce un’importanza fondamentale al corpo. Sempre trasgressivo e destrutturato, il suo scrivere poliglotta composto da anomali caratteri grafici e tipografici dimostra una dinamicità espressionista pronta a sottolineare i mutamenti storici che Patrizia Vicinelli attraversò negli anni della sua breve vita.

 


 

Curatore: Luca Lo Pinto
Con il coordinamento di Lisa Andreani (curatoriale) e Veronica Botta (produzione)
Assistente alla produzione delle mostre e coordinatrice degli eventi: Giulia Caruso
Assistente alla produzione delle mostre: Beatrice Schivo
Traduzioni: Allison Grimaldi Donahue
Video realizzato da Stefano Sbrulli
Allestimento: Fabio Pennacchia
Assistente allestimento: Matteo Pompili
Realizzazione grafica: Gimax
Broker assicurativo: MAG-JTL
Servizi audiovisivi: STEP srl, Digital Village Srl

Un sentito ringraziamento a Anastasia Michelagnoli, Associazione Culturale Alberto Grifi, Carlo Birozzi, Daniela Rossi, Enzo Minarelli, Giò Castagnoli, Giuseppe Garrera, ICBSA – Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi – MIC per la gentile concessione del materiale audio, Jonida Prifti, Mataro Da Vergato.