EMILIO PRINI
Opere in mostra #5
In occasione di …E Prini, in corso fino al 31 marzo 2024 nella sezione SOLO/MULTI, si propone di seguito un approfondimento su una delle opere in mostra. I materiali testuali presentati nel percorso espositivo, disponibili sia in italiano che in inglese, vanno ad approfondire ed espandere l’intero impianto narrativo del progetto.
Nel 1969 Emilio Prini è invitato a esporre alla mostra Op Losse Schroeven: situaties en cryptostructuren, allo Stedelijk Museum di Amsterdam. L’artista rinuncia a presentare un’opera nello spazio espositivo e realizza un intervento nel campo di sabbia esterno al museo. Insieme a Marisa e Mario Merz, Pier Paolo Calzolari, Paolo Icaro, Jannis Kounellis e altri amici, piantano delle tende per dare vita a uno spazio di relazione con l’ambiente e di condivisione di idee tra artisti. Invita i partecipanti a scrivere con la cera delle candele alcune frasi di dipendenza reciproca: «Parlagli del suo campo elettrico e pensati come energia». L’intero processo, suddiviso per punti, è trascritto su un foglio da Prini che prevede di traslare la corrispondenza topografica del perimetro del campo nella sala del museo e di installare dei microfoni sul soffitto che ripetono le intenzioni pensate e scritte. Tra i punti del programma, la realizzazione di alcune fotografie di schiena delle persone sedute nel proprio posto, nel campo, con la testa o la nuca in primo piano.