MARIO DIACONO
Itinerario bibliografico romano

Mario Diacono è critico d’arte, poeta, scrittore, gallerista e traduttore, la cui mostra Diaconia. Scrittura e arte occupa gli spazi di ARITMICI. Fare libri, disintegrarli concettualmente, tradurli, ricercarli, collezionarli è alla base della sua ricerca. L’amore per il testo scritto, per la pagina stampata, per il volume da sfogliare come oggetto unico e prezioso accompagna da sempre la sua vita.

 

Tra le numerose letture e gli studi, c’è un posto nella biblioteca di Diacono dedicato ai libri alchemici, che vanno a costituire una delle collezioni più importanti al mondo di questi libri.

 

Ecco allora di seguito un itinerario delle librerie antiquarie e di libri antichi che sono state o sono tutt’ora appannaggio della scena romana, tracciato seguendo proprio le orme di Mario Diacono nei luoghi in cui lui si recava per acquistare i volumi.

Il libraio di via Pietra

È lui stesso a raccontare l’inizio di questo amore. Siamo nel 1964, due anni dopo che lui e la moglie vanno ad abitare in Piazza del Pantheon a Roma. Nella strada che congiunge la loro casa a Piazza di Pietra si trova una «vecchia libreria con una grande vetrina, più di libri usati che antiquaria». È proprio qui che nel 1964 compra il primo libro della sua collezione di testi ermetici: Sulle fonti storiche della chimica e dell’alchimia in Italia di Giovanni Carbonelli, pubblicato a Roma nel 1925. Nasce un interesse profondo che trova in qualche modo terreno fertile negli anni trascorsi a Berkley, in California, dal 1967 al 1970, dove scopre «che nel mondo anglosassone/angloamericano l’ermetismo rinascimentale, filosofico e alchemico stava fecondando la cultura contemporanea in modo più intenso ed esteso, e meno accademico, che in Italia».

Il libraio di piazza Cavour

Questo libraio si trovava all’interno di un cortile accanto al cinema Adriano e qui Diacono scova il primo volume dell’edizione stampata in corsivo dai fratelli Beringi a Lione delle Opere complete di Agrippa, politico e architetto romano amico di Ottaviano. Al suo interno può leggere il De Occulta Philosophia e il De Cerimoniis Magicis. In questa libreria e soprattutto a partire dal ritrovamento di questo libro, Diacono dice avere avuto inizio l’amore per le edizioni originali, che incomincia a collezionare da quel momento.

Libreria di via Cicerone

Qui invece Mario Diacono si perde nell’ammirazione di libri rarissimi e al tempo stesso troppo costosi per le sue finanze. Un esempio è il Rosarium philosophorum, un testo alchemico risalente al 1550 pubblicato a Francoforte sul Meno, dalla cifra inaccessibile che gli impedì di acquistarlo, ma che segnò una tale ammirazione per il modo ermetico contenuto in questi sigilli di carta da spingerlo sempre più verso la ricerca di nuovi testi.

Rappaport

È in questa libreria che invece Diacono compra i primi libri di altissimo valore simbolico, culturale e anche economico. È lui stesso a ricordare che grazie alla vendita di un terreno a Monte Mario da parte della madre, in questa luogo in via Sistina acquista per la cifra enorme di 500mila lire l’Amphitheatrum Sapientiae Aeternae del 1609, un testo miliare del filosofo ermetico, fisico e alchimista Heinrich Khunrath. Al suo interno ci sono numerose tavole riccamente decorate, che completano un discorso più complesso il cui tema centrale è l’analisi degli aspetti mistici dell’arte. Rappaport è una libreria ancora contattabile telefonicamente, fondata nel 1906 a Roma dal libraio Carl Ewald Rappaport, al cui interno si trovavano libri stampati tra la seconda metà del quattrocento ed il tardo ottocento.

Libreria Scarpignato

Fondata da Giuseppe Scarpignato nel 1936, qui Diacono trova un luogo specializzato in manoscritti e autografi, libri con rilegature di pregio, di varie branche del sapere, e quindi anche di alchimia. La libreria, inizialmente in via della Scrofa, si trova ora in via della Valle dei Fontanili ed è gestita da Aldo Scarpignato, che è anche membro del Collegio periti italiani per libri antichi rari e introvabili, rilegature, codici e manoscritti e dell’Associazione nazionale periti d’arte e antiquariato.

Libreria Antonio Pettini

Inizialmente in via Monserrato, quando Diacono si recava a comprarvi i libri, la libreria si trova ora in Piazza del Collegio Romano. Qui si trova una selezione di libri antichi e rari di storia dell’arte, di epoca rinascimentale e barocca, nonché testi settecenteschi. Un’altra categoria di cui si occupa la libreria è costituita dalle rilegature papali.

Maldoror

Fondata da Giuseppe Casetti nel 1977 in via Parione 41, questa libreria è un fiore all’occhiello per tutto ciò che riguarda le avanguardie storiche. Non a caso negli anni Ottanta Diacono acquista qui diversi libri futuristi. Casetti – che ha collaborato con il MACRO per la mostra inaugurale Editoriale, aiutandoci a proiettare una parte dell’archivio Marcello Salustri in suo possesso – è libraio, editore, curatore e gallerista: nel 1995 apre la “libreria-galleria il museo del louvre” sempre a Roma, dove sono state organizzate mostre di vari artisti, tra cui Francesca Woodman, Giosetta Fioroni, Vettor Pisani e molti altri.