JULIE PEETERS
Daybed
Con la partecipazione di RareBooksParis, BILL, Helen Van de Vloet, Le Cinéma Club, OK-RM, e altri a venire

8 luglio 2021 – 24 ottobre 2021
#In-Design

Daybed presenta per IN-DESIGN un ritratto della ricerca della graphic designer Julie Peeters. Il suo approccio si potrebbe definire “image-heavy”: ruota attorno all’immagine stampata, agli archivi di immagini e ai risultati che questi ultimi possono generare. BILL, magazine a cadenza annuale che ha fondato nel 2017, è una sorta di manifesto di questa indagine ossessiva sull’immagine, essendo fondato esclusivamente su una concatenazione di storie e narrazioni fotografiche, senza contributi testuali.

 

Questa lettura continua delle immagini si associa, nel lavoro di Julie Peeters, a un approccio multidisciplinare che prende forma nella mostra attraverso un oggetto dalle molteplici funzioni, un elemento d’arredo che diventa una piattaforma di incontro e di confronto con una serie di ospiti. Il processo attivato da questo dispositivo tornerà a farsi immagine, catturato da una macchina fotografica che riprenderà l’evoluzione della mostra e sarà restituito da una pubblicazione.

 

RareBooksParis
Capitolo 1
8/7 – 22/8/2021

@rarebookssparis è un account Instagram che offre esattamente ciò che dichiara: pubblicazioni rare, fuori edizione e alcuni libri tra i più ricercati dai collezionisti della moda. Avvolto nella segretezza, il fondatore, ed ex fashion designer che lavorava per Maison Margiela, non ha una sede fisica né un sito web. Le pagine selezionate all’interno delle sue pubblicazioni vengono postate sul profilo IG di @rareboosparis e accompagnate da un indirizzo e-mail che i clienti possono contattare se desiderano fare un acquisto. 

 

Con questa biografia il co-editor del primo capitolo descrive se stesso o se stessa. Un’amicizia nata grazie all’interesse comune per la carta stampata, si trasforma nella presentazione degli archivi di Martin Margiela appartenenti a RareBooksParis, di cui una selezione è rientrata nel terzo numero della rivista BILL. Attraverso diversi materiali come fotografie originali, look book, capi d’abbigliamento, accessori, ritagli di giornale, fotocopie e fogli di stampa, la mostra crea un contesto nuovo in cui questi ephemera possono essere osservati. In aggiunta, il progetto espositivo contribuisce ulteriormente all’esplorazione dell’eredità di Martin Margiela, noto stilista belga conosciuto per il suo approccio decostruttivo all’abito. 

 

Helen Van de Vloet
Capitolo 2
27/8 – 5/9/2021

Il 27 agosto si apre un nuovo capitolo: il grande daybed attorno a cui ruota la mostra è al centro di un atto spaziale di immaginazione con l’intervento dell’architetta Helen Van de Vloet, che interroga le potenzialità dello spazio espositivo come luogo per riposare e pensare liberamente. Specializzata in design tessile, la sua ricerca si concentra sull’esperienza che può nascere dal lavoro con i tessuti, considerandoli non solo per il loro aspetto decorativo ma come elementi funzionali per indagare l’architettura.

 

Le Cinéma Club
Capitolo 3
7/9 – 22/9/2021

Dal 7 settembre ha inizio il terzo capitolo di Daybed, che prende forma a partire dalla collaborazione con Le Cinéma Club, piattaforma streaming curata in modo unico che proietta un film ogni settimana, gratuitamente. Disponibile per sette giorni su scala globale per tutti i visitatori, le selezioni variano per genere e lunghezza, con particolare attenzione ai formati brevi.

 

Il programma proposto da Le Cinéma Club, appositamente per Daybed, evidenzia uno dei principali obiettivi del progetto streaming: ascoltare le voci di una nuova generazione di cineasti. I film selezionati sono tutte produzioni internazionali recenti, che utilizzano diversi formati e tecnologie, che vanno dai 16mm o dall’HD Video all’animazione disegnata a mano o alla grafica dei videogiochi.

 

Il daybed è trasformato in uno scenario che stimola il nostro senso di comfort e l’intimità abituale dello spazio domestico, come guardare un film sotto le coperte.

 

Questo capitolo è stato sviluppato in stretta collaborazione con Scott Ponik.

 

Film List

2 Lizards, Meriem Bennani & Orian Barki. 2020. 23 min.

A Short History, Erica Sheu. 2017. 3 min.

Hella Trees, Ayo Akingbade. 2020. 7 min.

Khtobtogone, Sara Sadik. 2021. 16 min.

The Marvelous Misadventures of the Stone Lady, Gabriel Abrantes. 2019. 20 min.

Quattro Strade, Alice Rohrwacher. 2021. 8 min.

The Way Home, Orfeo Tagiuri. 2020. 4 min.

Wong Ping’s Fables 1, Wong Ping. 2018. 13 min.

 

OK-RM
Capitolo 4
28/9 – 14/10/2021

Il quarto capitolo di Daybed mette in evidenza l’uso del letto-display della mostra come meccanismo espositivo per presentare un corpo di lavori di OK-RM, studio londinese fondato da Oliver Knight e Rory McGrath. In questo capitolo Julie Peeters introduce nel suo progetto un’altra pratica legata al design, per esplorare come un archivio (vivente) possa essere presentato oggi. OK-RM si concentra sullo sviluppo di nuovi metodi di progettazione e comunicazione collaborativa, ridefinendo costantemente cosa significhi lavorare insieme. Ciò si riflette sia negli oggetti creati con il loro lavoro, che nel dibattito e nel dialogo, nell’introspezione e nell’esplorazione da cui prendono vita. Amplificando la fruizione dei materiali stampati attraverso un paesaggio visivo composto da una selezione di elementi correlati – che va dal lavoro finito a prototipi, esperimenti di stampa ed edizioni speciali – questo nuovo allestimento offre uno sguardo generoso sulla pratica della progettazione grafica dal punto di vista di un collega della designer.

 

Ekaterina Kaplunova
Capitolo 5
17/10 – 22/10/2021

Trasformandosi in un grande tavolo a forma di stella, in quest’ultimo capitolo Daybed ospita una celebrazione della natura immaginata dall’artista Ekaterina Kaplunova a partire dalle volte del soffitto presenti a Villa Farnesina.

 

Apparecchiato con un’ampia selezione di frutta e verdura insieme ad alcune delle 170 specie botaniche originariamente raffigurate sulla Loggia di Amore e Psiche, Daybed invita gli spettatori a portare a casa melograni, mele, zucche, arance amare, mele cotogne, carciofi, melanzane, cavoli, prugne, aloe, girasoli, fichi, uva, castagne e ciliegie.

 

I festoni dipinti da Giovanni da Udine nell’edificio rinascimentale assumono nello spazio espositivo una nuova forma mostrando l’abbondanza di aspetti morfologici e cromatici e il valore simbolico e augurale che costituisce un ricco inventario di piante commestibili, medicinali e ornamentali arrivate nella Roma dell’epoca da tutto il mondo. 

 

Una lista di ricette provenienti dal personale ricettario dell’artista accompagna la mostra.

 


 

Curatore: Luca Lo Pinto
Con il coordinamento di Lisa Andreani (curatoriale) e Lorena Stamo (produzione)
Assistente alla produzione delle mostre e coordinatrice degli eventi: Giulia Caruso
Assistente alla produzione delle mostre: Beatrice Schivo
Allestimento: Carlo Giannone, Fabio Pennacchia
Assistente allestimento: Matteo Pompili
Realizzazione grafica: Gimax
Daybed design: Alice Babini

Con il supporto di Ufficio di Rappresentanza della Comunità Fiamminga e della Regione delle Fiandre presso l’Ambasciata del Belgio 

Un sentito ringraziamento a Nick Bastis, Gregory Brooks, Nana Esi, Raf Geysen, Sophie Keij, Ilaria Leoni, Raimundas Malašauskas, Elena Narbutaitė, Gerry Peeters