SALVO
Autoritratto come Salvo

27 ottobre 2021 – 27 febbraio 2022
#Polifonia

[Foglio di sala]

 

Autoritratto come Salvo è un compendio polifonico di opere che tratteggiano la complessità della figura di Salvo. Nato a Leonforte in provincia di Enna, si trasferisce nel 1956 a Torino dove in un primo periodo matura una ricerca più concettuale, grazie ai contatti diretti con figure che operano all’interno dell’Arte Povera e ad artisti come Sol LeWitt, Robert Barry e Joseph Kosuth. Il 1973 è l’anno del ritorno alla pittura, una pittura praticata nei primissimi anni di formazione e che, all’inizio degli anni Settanta, era da considerarsi come una scelta anticonvenzionale, fuori tempo. I temi centrali della sua ricerca come il rapporto con la tradizione e il passato, la rivisitazione della storia dell’arte, unita a una ricerca in parte autocompiaciuta dell’io, si esprimono in maniera più solida in questo secondo momento che durerà fino al 2015.

Il progetto espositivo, riprendendo giocosamente lo spirito di uno dei lavori più conosciuti dell’artista, Autoritratto come Raffaello, offre nella forma di una grande quadreria un’immagine esaustiva del suo operato. Seguendo una cadenza temporale irregolare entreranno a far parte di questo disegno sulle pareti opere degli artisti Jonathan Monk, Nicolas Party e Nicola Pecoraro, mentre la sound performer e musicista Ramona Ponzini offrirà una sua personale interpretazione della mostra. 

 

I lavori che Nicola Pecoraro presenta in mostra fanno parte di un’ampia gamma di esperimenti riguardanti il disegno fatti tramite l’incisione. L’artista procede incidendo figure su strati di colore non ancora asciutto: si tratta di un modo per dipingere mantenendo la velocità e l’immediatezza del disegno e rendendo i gesti irreversibili poiché gli errori non possono essere corretti. Queste opere creano un richiamo visivo con la serie di lapidi di Salvo, alcune delle quali sono esposte in mostra. 

 

La palette cromatica di Nicolas Party, come anche il campionario di figure che utilizza, è visivamente vicina alla pittura di Salvo. La sua presenza nella mostra parla delle modalità e possibilità di tramandare una tradizione figurativa vicina alla ricerca di Salvo, che diventa l’occasione per esplorare le ricerche delle generazioni di pittori a lui successivi. 

 

L’opera in mostra Salvo Tree Repetition (seven day cycle) si inserisce nell’ampio numero di lavori facenti parte della serie in cui l’artista stampa immagini di paesaggi di Salvo, dipingendo della composizione originale solo gli alberi. Monk si concentra sul concetto di ripetizione, guardando in una prospettiva nuova e ironica la ricerca artistica di Salvo. 

 

Trees are Columns with Clouds on Top (2019) di Ramona Ponzini è un vinile come omaggio diretto alla ricerca pittorica dedicata alla luce nella pittura dell’artista. Utilizzando una combinazione di canto e di un particolare uso di field recordings, raccolti dal 2004 al 2019 in Giappone e in contesti museali internazionali, Ramona Ponzini ha composto il vinile interpretando in chiave musicale sia la fase di creazione che di fruizione del grande dipinto di Salvo L’autogrill (2014). In occasione della mostra, a partire dal vinile stesso, verrà realizzata una live performance. 

 


 

NICOLA PECORARO (Roma, 1978) vive e lavora tra Roma e Vienna. La sua ricerca è caratterizzata da una produzione eterogenea per media e forme, avente come filo conduttore l’idea di opera come sottoprodotto o “scoria” di una catena di eventi, sia fisici che mentali. Sue personali sono state organizzate presso la Fondazione Brodbeck, Catania (2019); il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce, Genova (2017); Kunst Merano (2017); Collicaligreggi, Catania (2017); Ermes-Ermes, Roma (2016). 

 

NICOLAS PARTY (Losanna, 1980) vive e lavora a New York. Crea dipinti e murales usando colori vividi, realizza sculture dipinte, disegni a pastello, installazioni, stampe e lavora come curatore. La sua pratica è esplorazione tautologica intorno alla pittura e al fare arte. Tra le sedi delle sue più recenti personali: Kestner Gesellschaft, Hannover (2021); Consortium, Dijon (2021); MASI, Lugano (2021); The Flag Art Foundation, New York (2019); LACMA, Los Angeles (2019); The Metropolitan Opera, New York (2017). Tra le più recenti collettive a cui ha preso parte: Schall und Rauch, Kunsthaus Zürich, Zürich (2020); Biennale Gherdëina, Ortisei (2020); La Vie Simple – Simplement la Vie/Songs of Alienation, Fondation Vincent Van Gogh, Arles (2017). 

 

JONATHAN MONK (Leicester, 1969) vive e lavora tra Berlino e Roma. L’artista riproduce, rielabora e riesamina opere seminali dell’arte concettuale e minimale con mezzi ironici, ingegnosi e irriverenti. «Mi sono reso conto che essere originale era quasi impossibile, quindi ho provato a usare ciò che era già disponibile come materiale di partenza per il mio lavoro» (JM, 2019). Monk ha presentato mostre personali in varie istituzioni internazionali, tra cui: CCA Tel Aviv, Israele (2019); The Gallery at De Montford University a Leicester (2017); Kunsthaus Baselland, Basel/Muttenz (2016). Tra le collettive a cui ha partecipato si segnalano: Points de Rencontres, Centre Pompidou, Parigi (2019); Manifesta 11, Zurigo (2016); Biennale di Venezia del 2003 e 2009; Biennale di Berlino del 2001; Taipei Biennial del 2000. 

 

La pratica di RAMONA PONZINI si inscrive in un territorio ibrido, che coniuga tecniche proprie delle arti visive e letterarie, come il collage o il cut-up burroughsiano, alla sperimentazione sonora e all’improvvisazione di stampo noise e jazzistico. Negli anni ha collaborato con figure come Lee Ranaldo dei Sonic Youth, Tom Greenwood dei Jackie-O Motherfucker, e con il percussionista industrial Z’ev. Il progetto solista, sviluppato a partire dal 2016, consiste in inusuali Dj set contaminati da interazioni vocali e in collage sonori. Ha fondato, insieme al curatore Matteo Mottin, Treti Galaxie, art project con cui produce mostre di giovani artisti emergenti. 

 


 

Curatore: Luca Lo Pinto
Con il coordinamento di Lisa Andreani (curatoriale) e Lorena Stamo (produzione)
Assistente alla produzione delle mostre e coordinatrice degli eventi: Giulia Caruso
Assistente alla produzione delle mostre: Beatrice Schivo
Allestimento: Fabio Pennacchia
Assistente allestimento: Matteo Pompili
Realizzazione grafica: Gimax
Broker assicurativo: MAG-JLT
Trasporti: Expotrans

Un sentito ringraziamento a Archivio Salvo, Torino; Alessandro Nieri; Clara Dagosta; Collezione Privata; Cristina Tuarivoli; Daniele Pescali; Davide Mazzoleni; Dep Art Gallery, Milano; ERMES ERMES, Roma – Vienna; Gladstone Gallery, New York, Brussels; Massimo Di Carlo; Mehdi Chouakri, Berlin; Norma Mangione Gallery, Torino; Simone Battisti; Valentina Pero