COSTANZA CANDELORO
U
#Retrofuturo
Costanza Candeloro entra a far parte di RETROFUTURO, la collezione in fieri dedicata a giovani artisti italiani che cresce organicamente nel tempo.
U (2020) di Costanza Candeloro è una teca in vetro con la quale l’artista sceglie di puntualizzare il lato sinistro dei processi conservativi, ovvero quello legato a un sentimento di possessività ossessiva. C’è un aspetto sinistro dell’esistenza di un milieu culturale, una forma di alienazione che ha origine in un semplice, ma totale, principio di possesso imposto ai processi bio-psichici dalle “infrastrutture dedicate”. Questa procedura riguarda prima di tutto i metodi di conservazione e trasmissione delle risorse in questione (culturali) : è uno specifico condotto di areazione che regola la temperatura di un ambiente, una separazione di vetro garantito contro la rottura, un supporto difeso da una convenzione universalmente imposta e accettata o semplicemente una rete di frequentazioni fin troppo circoscritta. Dispositivi che custodiscono ed informano generano una detenzione accettabile se applicata al sapere, una privazione se intesi rispetto alle operazioni e alle modalità con cui gli esseri viventi agiscono nell’ambiente.
COSTANZA CANDELORO (Bologna, 1990) vive tra l’Italia e la Svizzera, dove lavora come scrittrice e artista visiva. Tra i suoi ultimi progetti si segnalano: …of Angeles & Apocalypse, Derek Jarman Complex Istituto Svizzero, Milano (2020) e Life- Edit, Fondazione Prada, Milano (2020). Tra le mostre collettive a cui ha partecipato: H or the audience, Fri Art, Kunsthalle Fribourg (2020); 16a Quadriennale d’arte, Palazzo delle Esposizioni, Roma (2016); Erba Voglio, Wallriss, Friburgo (2015); Pocari Sweats, Truth and Consequences, Ginevra (2014). È parte del progetto Licit Illicit Bookshop, bookshop mobile dedicato al rapporto tra radicalismo e rarità editoriali, ed è co-fondatrice del progetto Idioletta che si occupa di produzione e diffusione di letteratura sperimentale.