IRENE FENARA
Supervision

Dal 14 dicembre 2021 
#Retrofuturo

Irene Fenara entra a far parte di RETROFUTURO, la collezione in fieri dedicata a giovani artisti italiani che cresce organicamente nel tempo.

Supervision è una stampa inkjet che offre l’idea della modalità di visione di una telecamera di sorveglianza che rivede il paesaggio in maniera autonoma, attraverso la presenza fisica della sua lente. Questo lavoro si inserisce in una più ampia linea di ricerca dell’artista, intesa a indagare la sfera della visione e dello sguardo delle videocamere di sorveglianza che osservano, investigano e interpretano il mondo. Le immagini che esse mostrano sono spesso poco chiare, sporcate da una serie di errori che, come ostacoli, davanti all’obiettivo, producono difetti di risoluzione o un’evidente alterazione cromatica. Proprio come i nostri occhi, (ri)vedono e trasformano la realtà, catapultandoci in un universo alternativo e misterioso.

 

Irene Fenara è nata Bologna nel 1990, dove vive e lavora. Le sue opere riflettono sull’atto della visione, elemento centrale di un lavoro che declina nelle sue ultime ricerche sui dispositivi ottici, spesso utilizzati come strumenti di controllo. L’interesse per le teorie della cultura visiva e la necessità di appropriarsi degli strumenti della contemporaneità, che determinano il nostro modo di vedere, diventano per Fenara il punto di partenza per praticare la sua riflessione sulle immagini. Indaga sui dispositivi linguistici e utilizza strumenti di vario genere, dalle polaroid alle telecamere di sorveglianza, spesso impropriamente e violando la loro funzione fondamentale.

 


 

IRENE FENARA (Bologna, 1990) vive a Bologna. Il suo lavoro investiga il gesto che sta alla base di ogni operazione fotografica: il guardare. In particolare osserva, investiga e interpreta il modo in cui guardano le macchine; sono centinaia gli sguardi meccanici davanti ai quali passiamo ogni giorno. Il suo lavoro è stato esposto in istituzioni pubbliche e private come Fondazione Prada Osservatorio, Milano (2016), Fondazione Fotografia, Modena (2017), MAMbo, Bologna (2018), Palazzo delle Esposizioni, Roma (2018), Kunst Merano Arte, Merano, (2019), Villa Merkel, Esslingen (2020) e MAXXI, Roma (2021).