The Feuilleton: I will bear witness.
un progetto di Jo Melvin

6 e 7 luglio 2021
#Supplemento

L’uso strategico del piggy-backing, la pratica di introdurre inserti non autorizzati all’interno di riviste o giornali, si colloca in un’ampia tradizione storico-artistica. Conosciuto come “feuilleton”, termine che deriva dalla cultura francese, fu reso popolare dai simbolisti e in seguito riattivato dagli artisti concettuali negli anni Sessanta e Settanta. Ne sono un esempio i feuilleton a carattere politico e sovversivo di Marcel Broodthaers.

 

Seth Siegelaub ha invece creato un precedente nell’esistenza di una mostra come mero documento, realizzata all’interno nella sua rivista Studio International del 1970. L’approccio iniziale di Siegelaub era quello di usare la rivista come veicolo di piggy-back attraverso l’inserimento di un pamphlet separato.  Tipicamente, il feuilleton proclama messaggi politici e sociali con una chiara posizione ideologica in luoghi inaspettati.  

 

Feuilleton: I will bear witness è un progetto ideato da Jo Melvin a partire dall’Edicola Spoleto per creare una piattaforma di nuove e radicali interpretazioni del suo palinsesto, fornita in questo caso dagli spazi del MACRO, dove si susseguiranno performance, interventi audio, libri d’artista, manifesti e altri contributi realizzati per l’Edicola Spoleto.

 

Interverranno: Art & Language, Federico Antonini, Kate Atkin, Sophie Bouvier Ausländer, Riccardo Baruzzi, Gene Beery, Elisabetta Benassi, Andrew Bick, Johanna Bolton, Gavin Bryars, Stefano Calligaro, Elisa Cappelli, John Carson, Anne-James Chaton, James Cave, Adelaide Cioni, Alessandro Cicoria, Giulia Crispiani, A K Dolven, Allison Grimaldi Donahue, Alec Finlay, Barry Flanagan, Jeff Gibbons, Fabio Giorgi Alberti, John Giorno, Joschi Herczeg, Lucy Heyward, Michele Horrigan, Jeffrey Isaac, John Hussain Flindt, Michael Iveson, Olga Jevrić, Christine Kozlov, Conor Kelly, John Latham, Sol LeWitt, Claudia Losi, Eleonora Luccarini, Juan Pablo Macias, Giuseppe De Mattia, Gabriele Di Matteo, Charlotte Moth, Jeremy Miller, Olu David Ogunnaike, Giorgio Orbi, David Rickard, Tim O’Riley, Mattia Pajè, Janet Passehl, Anne Tallentire, Dragoljub Raša Todosijevic, Claudia de la Torre, David Tremlett, Franco Troiani.   

 

 

PROGRAMMA

 

Performance

  

Martedì 6  luglio

 

Ore 15.00

Via Crucis, di Jeremy Millar, la performance sarà eseguita una volta da Elena Marie Becker e le tracce saranno visibili fino alla chiusura di mercoledì 7.

 

Ore 18.00

Sophie Bouvier – Jo Melvin presentano la pubblicazione Speaking in tongues

 

Ore 18.30

Slip – performance di Jeff Gibbons e Fabio Giorgi Alberti

 

Ore 19.00

(O for orange U for you: poem for the lips) di Barry Flanagan – la performance sarà eseguita da Jo Melvin e Adelaide Cioni  

  

  

Mercoledì 7 luglio

 

Ore 12.30

A part between di Lucy Heyward – la performance sarà eseguita da Elisa Cappelli  

 

Ore 18.00

Mike Iveson – Jo Melvin presentano la pubblicazione Model_Caption_Epoch_repeat   

 

Ore 18.30

New to age – lecture performance di Allison Grimaldi Donahue    

 

 

In entrambi i giorni Jo Melvin eseguirà la performance di Elisabetta Benassi Greetings from Alomogardo in momenti casuali. 

  

Poster:
Art & Language, Riccardo Baruzzi, Anne-James Chaton, Eleonora Luccarini, Gabriele Di Matteo, Tim O’Riley.   

 

Libri d’artista e giornali:
Sophie Bouvier Ausländer, Gene Beery, Andrew Bick, Johanna Bolton, Stefano Calligaro, Adelaide Cioni, Alec Finlay, Michael Iveson, John Latham, Sol LeWitt, Claudia Losi, Juan Pablo Macias, Giuseppe De Mattia, Olu David Ogunnaike, Mattia Pajè, Tim O’Riley, David Rickard, Anne Tallentire, Franco Troiani.  

 

Audio:
Gavin Bryars, James Cave, A K Dolven con John Giorno, John Hussain Flindt, Juan Pablo Macias, Giuseppe De Mattia, Giorgio Orbi, Janet Passehl, David Tremlett.  

  

Progetti concettuali:
Kate Atkin, Alessandro Cicoria, Barry Flanagan, Joschi Herczeg, Olga Jevrić, Christine Kozlov, Dragoljub Raša Todosijevic, Claudia de la Torre.  

   

Video:
John Carson and Conor Kelly, Jeff Gibbons, Michele Horrigan.