CASTRO presenta un CRIT con Dakota Guo e Natalya Marconini Falconer, moderato da Fabiola Fiocco.
Un CRIT è un incontro in cui due artiste e/o artisti presentano il proprio lavoro, offrendolo a una critica collettiva. CASTRO organizza una sessione ogni mese, coinvolgendo artiste e artisti sia locali che internazionali, per creare momenti di incontro e dialogo tra pubblici diversi. Durante le sessioni di CRIT, gli artisti e le artiste sono invitati a introdurre brevemente il lavoro; dopodiché la discussione viene orientata dagli interventi del pubblico, che espone il suo punto di vista sull’opera d’arte, condividendo commenti o domande e innescando un dialogo con l’artista. I CRIT hanno il valore di un rituale collettivo, e possono diventare occasioni per negoziare valori e significati condivisi.
In questa occasione, presenteranno al CRIT due artiste partecipanti al Programma Studio Turn #09 di CASTRO, un programma educativo gratuito e sperimentale che ospita ogni anno un gruppo di cinque artiste, artisti, ricercatori e ricercatrici, fornendo loro uno studio e un programma di attività educative costruito attorno alle loro pratiche artistiche e ai loro interessi di ricerca. L’evento è aperto ad un pubblico eterogeneo, interessato al confronto critico sull’arte contemporanea: artisti, artiste, sia locali che internazionali, studentesse, studenti, appassionate, appassionati, professioniste e professionisti del settore.
L’evento si svolgerà presso la sala al primo piano dedicata a UNAROMA LIVE.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
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CASTRO è un progetto di formazione sperimentale fondato a Roma nel 2018 dall’artista Gaia Di Lorenzo. Il progetto si articola su tre principali programmi: il Programma Studio, il Programma Pubblico e il Programma Academia. Tramite il Programma Studio, CASTRO ospita ogni anno un gruppo di artisti e ricercatori, offrendo loro uno studio e una serie di attività formative pensate ad hoc. Il Programma Pubblico consiste in una serie di attività gratuite e aperte al pubblico, come CRIT, conferenze e talk d’artista. A partire dal 2023, CASTRO ha inaugurato una biblioteca sul tema dell’educazione alternativa e della pedagogia radicale, costruita collettivamente attraverso il contributo periodico di artisti, ricercatori, educatori, sia italiani che internazionali. Il Programma Academia, infine, propone una serie di attività che permettono la creazione di percorsi formativi individuali, attraverso revisioni portfolio, laboratori, corsi di mentoring e tutoraggio.
DAKOTA GUO (Taiyuan, China, 1994) lavora tra performance, video, installazione, oggetti, testo e suono per esplorare le relazioni complesse e gli scambi (im)materiali tra i viventi e i (non)mort*. Ispirandosi a cosmologie e necrologie cinesi, traccia un continuum “corpo–fantasma” in cui infrastrutture necrologiche mediano e sostengono il mondo sotterraneo, o il regno dello yin. Il suo progetto di ricerca in corso, Tools for Speculative Archaeology (2023–in corso), reimmagina i metodi archeologici come una pratica di violazione rituale e iscrizione spettrale. Insieme a Miyoung Chang ha avviato il progetto in duo dedicato al cinema horror dell’Asia orientale, Chu Renmei & Hyejoo, ed è membro fondatore della SOUPSPOON Collective, con sede a Rotterdam.
NATALYA MARCONINI FALCONER (Londra, Regno Unito, 1997) ha una pratica che nasce dalle lacune nella memoria familiare e regionale dei luoghi. Lavorando con questi vuoti di memoria, accumula le tracce materiali lasciate dai cicli di industria, migrazione ed eventi naturali legati al Sud Italia. Muovendosi tra scultura, installazione e scrittura, utilizza la stratificazione come tecnica per rispecchiare il modo in cui il passato si ripiega nell’esperienza vissuta. Tracciando ciò che è stato lasciato indietro, il lavoro si concentra sul potenziale “cronometrico” del materiale: la sua capacità di trattenere memoria e sensazione quando il corpo non riesce più a farlo. Marconini Falconer lavora tra Londra e l’Italia. Ha conseguito un MFA alla Slade School of Fine Art di Londra, dove è stata destinataria della Sarabande: Lee Alexander McQueen Foundation Scholarship, e una laurea in Letteratura Inglese presso UCL. Nel 2025, ha esposto alla Fondazione Elpis, The Bomb Factory (Regno Unito) e Cafe OTO (Regno Unito).