Il MACRO presenta UNAROMA Flashback, un appuntamento speciale collegato alla mostra UNAROMA: un viaggio corale attraverso la scena artistica della capitale dagli anni Ottanta a oggi.
L’incontro, moderato dalla direttrice artistica Cristiana Perrella, si sviluppa come un racconto scandito dal passare del tempo, con la partecipazione di Laura Cherubini, critica, curatrice e storica dell’arte, per gli anni Ottanta; Stefano Chiodi, critico e storico dell’arte, per gli anni Novanta; Manuela Pacella, storica e critica d’arte, per gli anni Duemila; e Giuseppe Armogida, curatore e critico d’arte, per gli anni Dieci del Duemila.
Quattro voci, quattro decenni, quattro prospettive provenienti dal panorama culturale e accademico romano per comporre l’immagine multiforme di una città che ha molto da raccontare.
In programma nel fine settimana inaugurale della nuova stagione artistica del museo, l’evento è concepito come un prequel storico della mostra UNAROMA, a cura di Luca Lo Pinto e Cristiana Perrella. UNAROMA Flashback offre così un prezioso contesto storico e formativo della grande collettiva, che, coinvolgendo oltre 70 artiste e artisti di generazioni e linguaggi differenti, riflette la scena artistica ibrida, generativa e in continuo fermento di Roma.
L’evento si svolgerà presso l’auditorium.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
—
LAURA CHERUBINI (Roma, 1955) è storica e critica d’arte. Allieva di Giulio Carlo Argan e Maurizio Fagiolo dell’Arco, si è laureata con Maurizio Calvesi su Giordano Bruno. Dal 1992 è titolare della cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, e ha insegnato anche in diverse accademie e università italiane (tra cui La Sapienza e LUISS). Dal 2011 al 2017 è stata vicepresidente del museo MADRE di Napoli e nel 2019 ha diretto l’apertura del MACTE di Termoli, di cui oggi presiede il comitato scientifico. Ha fatto parte di numerose giurie e commissioni (PS1-MoMA, MAXXI, Premio Furla, Premio New York, Premio Maretti, Premio Rotary-Brera) ed è membro di diversi archivi d’artista (Franco Angeli, Fabio Mauri, Gino Marotta, Alighiero Boetti). Collabora regolarmente con riviste e quotidiani, in particolare “Flash Art”, e ha curato mostre in istituzioni italiane e internazionali come la Biennale di Venezia, il MAXXI, il MADRE, la GNAM, la Fondazione Merz e il MoMA di New York. Ha pubblicato saggi, interviste e monografie dedicate a numerosi artisti (tra cui Gino De Dominicis, Ettore Spalletti, Fabio Mauri, Vettor Pisani e Alighiero Boetti) e nel 2020 il volume Controcorrente. I grandi solitari dell’arte italiana (Marinotti).
MANUELA PACELLA (Roma, 1977) è storica e critica d'arte. Come curatrice indipendente si è occupata degli interscambi culturali tra l’Italia e diversi Paesi dell’Europa centrale e del Nord. In modo particolare è esperta della scena artistica dell’Irlanda del Nord dove ha realizzato progetti e mostre in spazi quali la Golden Thread Gallery (2012), il MAC di Belfast (2017) e Void Art Centre di Derry (2022) oltre ad aver preso parte a corsi intensivi e residenze presso i Flax Art Studios di Belfast e il CCA di Derry (in collaborazione con l’ICI-Independent Curators International, New York).
Scrive regolarmente per libri e cataloghi di mostre e per riviste di settore, nazionali e internazionali. Tra le sue pubblicazioni si annoverano Patria interiore (NERO, 2012), Bertille Bak. La fiaba del reale (Postmedia Books, 2018) e Tell me stories! (Politi Seganfreddo edizioni, 2024), libro derivato dalla rubrica omonima pubblicata su “Flash Art Italia” dal 2020 al 2024. Attualmente si dedica a scrittura ed editoria e insegna a Roma presso l’Accademia di Belle Arti, l’AUR-American University of Rome, IED Design e NABA.
GIUSEPPE ARMOGIDA (Catanzaro, 1985) è docente di Estetica all’Accademia di Belle Arti L’Aquila e alla NABA di Roma. I suoi interessi di ricerca riguardano il dibattito contemporaneo sulla teoria dell’immagine e i rapporti tra filosofia e psicoanalisi. Nel 2020, ha fondato Miniera, un progetto curatoriale che si propone di indagare il rapporto tra musica, arte visiva e senso dei luoghi, attraverso l’organizzazione di eventi artistici in spazi sempre diversi. I suoi ultimi libri sono Roma nuda. 60 conversazioni sull’arte (Miniera, 2020) e Ritorno a Lascaux. Georges Bataille e la genesi dell’arte (Castelvecchi, 2024).