Silvia Calderoni e Ilenia Caleo presentano backroom 1, una performance immaginata appositamente per lo spazio.
«Meteorologie, stati affettivi che attivano cambi climatici e viceversa, atmosfere che prendono la forma di sentimenti spazializzati. La realtà è rotta, a pezzi. Inquietudini, agitazioni, disturbi-turbamenti-perturbazioni. Dal materiale di ricerca di temporale {a lesbian tragedy}, fuoriescono altre stanze, backroom che si ripetono infinite, spazi che si saturano di malinconia, noia, sconforto come fossero materie dense.»
L’evento si svolgerà presso la sala al primo piano dedicata a UNAROMA LIVE.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
—
CALDERONI-CALEO si incontrano nel 2012 al Teatro Valle Occupato in Animale politico project di Motus e iniziano un progetto comune tra residenze artistiche, atelier di ricerca e performance. Dal 2017 sono docenti allo IUAV di Venezia nel Laboratorio di Arti visive. A partire dal workshop di Biennale College Teatro 2018, hanno dato vita a KISS (2019), progetto performativo con 23 performer, prodotto da Santarcangelo Festival, CSS Udine, Motus Vague. Per la Queering Platform del Freespace West Kowloon di Honk Kong hanno ideato il progetto nomade SO IT IS. Nel 2021 hanno fatto parte di Flu水o, progetto crossdisciplinare vincitore dell’Italian Council (9° Edizione 2020), per il quale hanno creato l’azione performativa thefutureisNOW? (Milano, Seoul, Shanghai). Nel 2022, hanno creato l’installazione Pick Pocket Paradise per la mostra Espressioni con frazioni al Castello di Rivoli – Museo di Arte Contemporanea, Torino. Sono artiste associate del Padiglione Italia della Biennale Architettura 2023. Nel 2023 hanno presentato ad Amburgo la performance The present is not enough, attualmente in tour, e nell'estate 2025 ha debuttato a Santarcangelo il loro ultimo lavoro Temporale {a lesbian tragedy}. Per il triennio 2025-2028 saranno co-curatrici del festival Short Theatre (Roma) insieme a Silvia Bottiroli e Michele Di Stefano. Oltre ai progetti artistici, condividono in verità un po’ tutto.
SILVIA CALDERONI (Lugo, 1981) è attrice e performer. Si forma artisticamente da giovanissima con la compagnia Teatro della Valdoca, di cui è stata interprete in diverse produzioni tra cui Paesaggio con fratello rotto. Dal 2006 è parte attiva della compagnia Motus ed è interprete negli spettacoli Rumore Rosa, A place, ICS - racconti crudeli della giovinezza, Crac, Let the sunshine in, Too-late, Iovadovia, Tre atti pubblici, Alexis. Una tragedia greca, nella tempesta, Caliban Cannibal, King Arthur, Tutto brucia, Frankenstein. A love story ospitati in festival nazionali e internazionali. È protagonista di The Plot is the Revolution a fianco di Judith Malina, storica fondatrice del Living Theatre. Dal 2015 è in tournée con il solo MDLSX, di cui firma anche la drammaturgia insieme a Daniela Nicolò. Nel 2022 è in scena ancora con Valdoca con Enigma. Requiem per Pinocchio e con La mano sinistra di Industria Indipendente (2023). Premio Ubu 2009 come miglior attrice under 30, al cinema è Kaspar in La leggenda di Kaspar Hauser, film cult diretto da Davide Manuli (2012), e poi tra gli altri in Last Words (2020) di Jonathan Nossiter, nella serie Sky Romolus diretta da Matteo Rovere e in Non mi uccidere (2021) di Andrea De Sica. È protagonista della miniserie Ouverture of Something that Never Ended (2020) diretta da Gus Van Sant e Alessandro Michele, e del film e video opera Moonbird (2022) di Rä Di Martino. È stata artista associata di Queering Platform del Kowloon Cultural District di Hong Kong (2020/23) e consulente artistica di Sherocco Festival (Ostuni).
ILENIA CALEO (Livorno, 1974) è performer, attivista e ricercatrice. Dal 2000 lavora come attrice, performer e dramaturg nella scena contemporanea, collaborando con diverse compagnie e registe/i. Ha curato la drammaturgia di Tutto brucia (2021), Frankenstein (a love story) (2023) di Motus e Exinction / les Phalènes (2022) del coreografo Alexandre Roccoli. Filosofa di formazione, si occupa di corporeità, epistemologie femministe, sperimentazioni nelle performing arts, nuove istituzioni e forme del lavoro culturale. È docente all’Università IUAV di Venezia, dove insegna “Performance, studi di genere e della sessualità”, e co-fondatrice del Master Studi e Politiche di Genere dell’Università Roma Tre. Ha pubblicato il volume Performance, materia, affetti. Una cartografia femminista, Bulzoni 2021 e co-curato In fiamme. La performance nello spazio delle lotte 1967/1979, b-r-u-n-o 2021. È una delle autrici invitate a scrivere per Choreographies of the impossible, catalogo della 35° Bienal de São Paulo. Attivista del Teatro Valle Occupato e nei movimenti dei commons e queer-femministi, è cresciuta politicamente e artisticamente nella scena delle contro-culture e dei centri sociali.