L’11 ottobre il MACRO inaugura una nuova fase del suo percorso con una stagione autunnale tutta dedicata a Roma.
Il programma è stato ideato dalla neo-direttrice artistica Cristiana Perrella per sottolineare il legame del museo con la città, le sue energie artistiche e le sue comunità, e confermandone il ruolo di museo vivo e ricettivo, dove la programmazione espositiva viene affiancata da una proposta quotidiana che lo rende un luogo aperto e dall’offerta culturale vasta.
«Oggi il MACRO è riconosciuto per la sua vocazione sperimentale e per la qualità delle sue proposte. L’obiettivo è radicarlo ancora di più nel tessuto culturale urbano come museo cittadino, potenziandone la dimensione quotidiana, viva, accessibile e aprendolo a pubblici sempre più vasti ed eterogenei.»
Cristiana Perrella
Direttrice artistica del MACRO
Attraverso linguaggi diversi – arti visive, musica, performance, cinema – la programmazione ideata dalla nuova direzione vuole raccontare la rinnovata vitalità culturale della Capitale, oggi laboratorio prolifico e plurale grazie a un’energia dal basso che l’ha trasformata profondamente negli ultimi anni.
Museo come spazio cittadino da vivere
La nuova stagione si configura come un omaggio affettuoso alla città e una lettura critica delle sue trasformazioni, ma anche un invito alla prossimità, all’ascolto e all’abitazione condivisa del museo come spazio cittadino da vivere. Per questo motivo, oltre al fulcro espositivo dei prossimi mesi di programma saranno riattivate e implementate molte delle funzioni museali: una project room e uno spazio laboratoriale, una sala video e una sala per l’ascolto, l’apertura di una nuova sala cinema e la riapertura della biblioteca, un allestimento temporaneo della collezione storica e l’attivazione di un programma di residenze. Il tutto sarà animato da un ampio public program e da attività educative rivolte a tutte le fasce di pubblico.
I progetti espositivi
La mostra cardine della stagione – UNAROMA (ottobre 2025 – febbraio 2026) – sarà un grande affresco corale sulla scena artistica della città oggi. Curata, in un ideale passaggio di consegne, da Cristiana Perrella insieme a Luca Lo Pinto, Direttore artistico uscente del MACRO, la mostra offre una visione di Roma non esaustiva ma aderente alla realtà, costruita secondo il flusso narrativo continuo di un piano sequenza: una lunga inquadratura in movimento che attraversa la città e intercetta tutto ciò che si manifesta nel momento dello sguardo, sfruttando la molteplicità di piani all’interno della ripresa. Ospitata nelle due grandi sale dell’edificio progettato da Odile Decq, UNAROMA accoglie le opere, in buona parte inedite, di oltre 40 artiste e artisti di generazioni e linguaggi differenti. L’allestimento – a cura dello studio Parasite 2.0 – organizza lo spazio come paesaggio urbano attraversabile.
Il secondo capitolo espositivo della stagione inaugurerà a novembre e sarà dedicato a Dissonanze, il festival che tra il 2000 e il 2010 ha trasformato Roma in un crocevia internazionale per la musica elettronica sperimentale, la cultura digitale e l’arte visiva.
Attraverso materiali d’archivio visivi, sonori e grafici, la mostra – intitolata One Day You’ll Understand – Venticinque anni di Dissonanze (novembre 2025 – febbraio 2026), a cura di Carlo Antonelli, Lorenzo Castore, Valerio Mannucci – restituirà lo spirito anticipatore del festival, raccontando come abbia saputo intercettare e connettere sensibilità artistiche oggi più che mai attuali.
Una parte degli spazi sarà poi dedicata al primo degli allestimenti periodici della collezione storicadel MACRO, che ripercorrerà l’arte a Roma dal secondo Novecento ai primi anni Duemila, offrendone una rilettura dinamica e relazionale.
Tra gli appuntamenti speciali della stagione, il 1° novembre 2025, in occasione delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario dell’omicidio di Pier Paolo Pasolini organizzate da Roma Capitale, il MACRO ospiterà l’anteprima del nuovo lavoro del coreografo Enzo Cosimi, Una disperata vitalità. Un tributo a Pier Paolo Pasolini, seguita dalla proiezione di The Visitor (2024) di Bruce LaBruce, remake queer e provocatorio di Teorema.